COME STA IL TUO PAVIMENTO PELVICO?
Ultimamente si sente parlare molto di pavimento pelvico, di come attivarlo, come muoverlo o rinforzarlo…
Non c’è sempre però una reale consapevolezza di cosa questo “insieme di muscoli” comprenda, di quali siano le sue funzioni o le conseguenze in caso di malfunzionamento.
Il pavimento pelvico conta diversi muscoli che creano uno strato più profondo ed uno più superficiale, ma lavorano in sincronia per garantire sostegno agli organi pelvici e continenza (o rilascio) urinario e fecale.
Ma sono realmente queste le uniche funzioni del pavimento pelvico?
Assolutamente no. I muscoli che lo compongono si attaccano a tutte le ossa del bacino e si collegano fascialmente con le anche.
Ciò significa che uno scompenso posturale (o in seguito a trauma) a livello del bacino o della zona lombare può interferire sulla funzionalità del pavimento pelvico (e viceversa).
Possiamo quindi sostenere che il pavimento pelvico abbia anche una funzione posturale.
E poi? Quali altre funzioni svolge?
Come già menzionato, il pavimento pelvico sostiene gli organi pelvici e gestisce, insieme al diaframma respiratorio, la pressione intraddominale…
Cosa vuol dire?
Che se il nostro pavimento pelvico è troppo debole e la pressione dei visceri addominali aumenta (in seguito ad aumento di peso o alterazioni posturali o incapacità di gestire gli sforzi) saremo più predisposte ad incontinenza urinaria o prolasso.
Quindi solo le donne possono riscontrare problemi a questo livello?
No, sicuramente ci sono fattori che le rendono più predisposte (la gravidanza, ma anche la presenza di un orifizio in più rispetto all’uomo), ma non sono le uniche “vittime”…
Negli uomini si possono riscontrare problematiche della sfera sessuale e posturali (e predisporre a ernie inguinali o addominali).
In quest’ottica i ben noti “esercizi di Kegel” possono fare ben poco…
Sicuramente aumentano il tono e la resistenza muscolare, ma non aiutano a controllare quella pressione intraddominale e pelvica che si crea quando si compie uno sforzo.
E si intende qualunque tipo di sforzo, anche (anzi soprattutto) un colpo di tosse.
È necessario invece apprendere come gestire e ridurre al minimo questo aumento di pressione (ed evitare che diventi cronico) e creare la giusta sincronia muscolare tra parete addominale profonda e pavimento pelvico.
Ricapitolando…Quali problemi si possono presentare in caso di disfunzione (debolezza, o al contrario ipertono, o incapacità di gestione) del pavimento pelvico?
In persone più giovani:
● disturbi della sfera sessuale (anorgasmia, dolore durante i rapporti, difficoltà nella lubrificazione nelle donne e eiaculazione precoce o difficoltà nell’erezione negli uomini);
● difficoltà a gestire il peso dell’utero in crescita durante la gravidanza e maggior incidenza di lacerazioni durante il parto;
● difficoltà nel drenaggio venoso e linfatico (gonfiore degli arti inferiori e cellulite);
● alterazioni posturali (che predispongono ad un addome più pronunciato).
In persone più grandi:
● incontinenza urinaria post parto (possibile anche in giovane età),
● disturbi della sfera sessuale (come nei soggetti più giovani, ma maggiormente invalidanti);
● alterazioni posturali;
● addome molto accentuato e enorme difficoltà nel reclutamento della muscolatura dell’addome;
● predisposizione a cistiti o infezioni delle vie urinarie;
● in caso di disfunzione marcata, dolore irradiato alle cosce;
● in casi accentuati incontinenza fecale;
● prolasso degli organi pelvici.
Quando è necessario prendersi cura del proprio pavimento pelvico?
SEMPRE!
Che ci siano una, o più delle condizioni sopracitate, ma anche solo per agire in maniera preventiva ed evitare così il rischio di ritrovarsi in condizioni “spiacevoli”.
Cos’è l’Osteopatia e come può intervenire?
L’Osteopatia è una medicina manuale che si pone l’obiettivo di considerare l’individuo nella sua globalità.
Apparato scheletrico, articolazioni, muscoli, visceri, sistema nervoso non si possono considerare sistemi separati: NOI SIAMO TUTTO!
E proprio considerando questa TOTALITÀ DI SISTEMI che avviene la visita osteopatica in cui vengono analizzati sintomi, caratteristiche ed eventuali traumi (o interventi chirurgici) passati, vengono effettuati test e analisi posturale.
Una volta individuato e compreso il sintomo descritto dal paziente e unite le valutazioni osteopatiche si procede al trattamento con tecniche manuali volte alla ripresa della fisiologica mobilità e funzione e alla regressione della sintomatologia dolorosa (o del
problema specifico).
Cosa può fare l’Osteopatia per il pavimento pelvico?
Il Trattamento Osteopatico agisce direttamente sul pavimento pelvico e sulle strutture che ne determinano un malfunzionamento…
…e, integrato con alcuni esercizi di consapevolezza, attivazione e controllo, ne ristabilisce la corretta funzione, portando alla persona numerosi benefici:
● miglioramento dei rapporti sessuali
● maggior sostegno dell’utero in crescita durante la gravidanza
● capacità di gestione delle pressioni intraddominale e pelvica
● controllo e sostegno degli organi pelvici come prevenzione o miglioramento dell’incontinenza urinaria,
● incremento del drenaggio venoso e linfatico degli arti inferiori,
● maggior controllo posturale soprattutto, ma non solo, durante le attività sportive o gli sforzi in generale.
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